martedì 25 dicembre 2012

Buon Natale!!

Cari amici, vi auguro che questa giornata vi porti tanta felicità e che voi possiate apprezzare anche le cose più semplici assieme alle persone che amate.


Buon Natale, un abbraccio a tutti!!
Sere

lunedì 24 dicembre 2012

Giuggiole sotto spirito e...brodo di giuggiole!!!

Quest'anno il mio alberello di giuggiole ha dato il meglio di sè ed era pienissimo di frutti!
Mangiarli tutti sarebbe stato impossibile e buttarli sarebbe stato un vero peccato. Così mi è venuta in mente Rossana e una sua foto di una bottiglia del Brodo di giuggiole...perché non provare a metterle in vasetto?

Ho trovato molte ricette ma ho messo un tocco personale, la scorza d'arancia.
Volete provare? :)

Ingredienti:

  • 700 gr di giuggiole
  • 300 ml di zucchero
  • la scorza di 1/2 limone
  • la scorza di 1/4 di arancia
  • 500 ml di alcool 90°
  • 400 ml di acquavite

Lavate bene le giuggiole ed asciugatele aiutandovi con un canovaccio.


Prendete un vaso capiente a chiusura ermetica e versateci le giuggiole, lo zucchero e le scorze di limone e arancia.



Quindi versate l'alcool e lasciate macerare per 20 giorni agitando il vaso una volta ogni 2 giorni. Non preoccupatevi se lo zucchero non si scioglierà del tutto.


Una volta trascorsi i 20 giorni aggiungete l'acquavite e lasciate macerare per altri 5 giorni, agitando il vaso una volta al giorno.
Ora le giuggiole sono pronte per essere versate in vasetti assieme al succo prodotto dalla macerazione...il brodo di giuggiole!!

 

Conservate i vasetti in un luogo fresco per 6 mesi, dopo di che saranno pronte per essere servite.

Preparazione del lievito madre

...ed eccoci arrivati al momento in cui ci si chiede: "Ce la farò? Cosa ne uscirà?" :-D
La preparazione del lievito madre non è difficile, come ho già detto in "Il lievito madre: introduzione e domande" l'unica cosa importante è la costanza.
Se vi ricorderete di rinfrescare ogni 4-5 giorni la vostra pasta madre, potrete usufruirne per tutta la vita.

Un paio di consigli per la riuscita del lievito madre: usate, se possibile, ingredienti biologici.
La farina biologica la compro dal mugnaio, preferisco la 0 perchè meno raffinata e quindi agisce di più sulla lievitazione. Se non avete un mulino vicino casa potete reperire la farina biologica al supermercato, costa un pò di più ma i risultati si vedono.
Il miele biologico di fiori di campo mi è stato regalato da mia mamma nella confezione mignon del tris di miele della Rigoni di Asiago ed è la dose ideale per questa preparazione.


Altra cosa importante, l'acqua: se non usate l'acqua di bottiglia, ricordatevi di far bollire l'acqua del rubinetto in un pentolino (o in alternativa di farla riposare per una notte).
Solo così evaporerà il cloro, colpevole molte volte di non far lievitare il lievito madre perchè uccide i batteri che si formano durante il processo.


Vediamo gli ingredienti per la preparazione:


Mettete tutti gli ingredienti in un recipiente (meglio se di vetro) abbastanza grande da poter contenere la pasta madre dopo che sarà lievitata. Io per questo primo passaggio ho scelto un vaso da 1 kg della Bormioli


Mescolate bene, la pasta assumerà questa consistenza.


Chiudete il barattolo con della pellicola trasparente, facendo attenzione che aderisca bene al bordo.


Ora decidete dove conservare il contenitore: se lo terrete a temperatura ambiente (compresa tra 18 e 22 gradi) la pasta madre dovrà essere rinfrescata dopo 2-3 giorni.
Se la conserverete in frigo il rinfresco dovrà avvenire dopo 4-5 giorni.

Io ho scelto di conservarla a temperatura ambiente.
Non preoccupatevi se durante questo primo passaggio non vedrete la pasta madre lievitare di molto.

Dopo 3 giorni, cioè prima del primo rinfresco, ecco come appariva il mio lievito madre.





Procediamo al rinfresco.

Pesate 100 gr di pasta madre, il resto andrà buttato.
Mettete la pasta madre in una terrina, dove aggiungerete 90 gr di farina e 45 ml di acqua.
Mescolate tutto fino ad ottenere una pasta appiccicosa.


Versate la pasta in un recipiente di vetro, vi consiglio di usarne uno un pochino più grande questa volta.


Dopo 2 ore apparirà diversa, più omogenea.


Ecco come apparirà dopo due giorni.


Il terzo giorno ho proceduto ad un nuovo rinfresco.
In tutto i rinfreschi devono essere 3.

Ecco come risultava la mia pasta madre dopo 3 rinfreschi.




Gli alveoli sono la soddisfazione più grande, perché significa che la fermentazione è avvenuta in modo regolare.
Quando alzerete la pellicola trasparente sentirete un odore acido e alcolico: è l'odore tipico della pasta madre!

Cosa fare se vedrete scendere il livello del lievito madre?
Rinfrescate il prima possibile, perché significa che il processo di fermentazione si sta fermando e che il lievito ha bisogno di essere cibato con della nuova farina e acqua.
Nel caso invece che la pasta madre abbia subito un brusco sbalzo di temperatura il rinfresco potrebbe non bastare e rendersi necessaria una nuova preparazione della pasta madre...però tentar non nuoce!

Nel momento in cui dovrete usare la pasta madre, il rapporto di pasta madre e farina è di 80 gr per ogni chilo di farina.

Rinfrescate il vostro lievito madre ogni 2-3 giorni se conservato a temperatura ambiente, ogni 4-5 se conservato in frigo.
Ogni qualvolta userete il lievito madre per la preparazione di pane, focacce, ecc.. rabboccate procedendo come un normale rinfresco

Buon lavoro!! :)

mercoledì 19 dicembre 2012

Il lievito madre: introduzione e domande

Molte persone affermano che il lievito madre sia la moda del momento, e che come tutte le mode passerà e si ritornerà al lievito in panetto o il lievito secco.
Io invece posso affermare che il lievito naturale - o pasta madre - per me è stata una scoperta ed un piccolo traguardo personale.
Sebbene sia agli inizi ed abbia cominciato da poco questa esperienza, la soddisfazione e la sorpresa che provo ogni volta che lo vedo crescere è un'emozione che mi fa sembrare una bambina.
E' strano da dire, ma quel processo è una nostra creatura e senza di noi nel giro di pochi giorni la vita e il processo che si è creato morirebbe!


Uno dei segreti per cominciare "col piede giusto" è la pazienza. Il lievito madre prima di essere usato richiede 17 giorni: 2 per la prima fermentazione, 15 per i successivi rinfreschi. Ma di questo avremo modo di parlarne in seguito.

Cos'è il lievito madre e come avviene la fermentazione?
Il lievito madre è il frutto di un processo di fermentazione tra gli ingredienti principali di farina e acqua.
Esistono decine di ricette diverse per ottenere la pasta madre, alcune con l'aggiunta di altri ingredienti (miele, yogurt, pomodoro, grappa, succhi di vari frutti...) ma il processo che si avvia è sempre il medesimo.
La fermentazione è alcolica, ed è dovuta a determinati batteri (o microorganismi) chiamati saccaromiceti, che prendono il sopravvento sugli zuccheri contenuti nella farina trasformandoli in amidi.
La fermentazione è anche acida (ecco perché il lievito madre viene chiamato anche pasta acida), perché nella  lievito madre sono presenti dei batteri chiamati lactobacilli, che trasformano lo zucchero in  acido lattico, motivo per cui la pasta madre assume l'odore tipicamente acido.
La riuscita della "lievitazione" della pasta acida è dovuta a 3 diversi fattori:
- ai microorganismi contenuti nella farina
- ai microorganismi contenuti nell'acqua
- ai microorganismi contenuti nell'aria.

Quanto dura il lievito madre?
Il lievito madre può durare per sempre, se volessimo e se avessimo la costanza di alimentarlo potremmo lasciarlo in eredità ai nostri posteri...
La costanza, ecco cosa fa durare la pasta acida. Non scherzavo quando dicevo che il lievito madre è una nostra creatura!!
Il lievito infatti, per vivere ha bisogno che non si fermi il processo di "alimentazione" - ogni 2-3 giorni se conservato a temperatura ambiente e 4-5 giorni se conservato in frigorifero - che avviene tramite i rinfreschi.

Perché scegliere la pasta madre piuttosto che il lievito di birra o quello secco?
Il lievito naturale presenta molti vantaggi, tra cui il sapore e l'aroma tipica del pane del fornaio, dovuta alla fermentazione che prima vi ho spiegato.
Inoltre è più digeribile, poiché la lievitazione del pane avviene in modo lento e la qualità rispetto agli altri lieviti è maggiore.
Ed in ultima ma non per questo meno importate, è la struttura della pasta del pane, quelli che più comunemente sono chiamati "occhi". Durante la cottura si formeranno delle grosse bolle all'interno della mollica delle pagnotte, che risulteranno ben rotonde e rigonfie.

Perché non dovrei scegliere il lievito madre?
Ovviamente non dovrebbe scegliere la pasta madre chi soffre di intolleranza al glutine.
Inoltre non dovrebbe scegliere di avventurarsi nella preparazione della pasta madre chi crede di essere incostante o ha pochissimo tempo a disposizione... :-) : in questo caso affidatevi al fornaio, spesso e volentieri vendono la pasta madre in panetti pronti all'uso.

Come si conserva la pasta madre?
La pasta madre durante la preparazione inziale dovrebbe essere conservata in barattoli di vetro chiusi ermeticamente (andranno benissimo i comuni barattoli Bormioli) o in contenitori di vetro chiusi con la pellicola trasparente ed un elastico.
La temperatura ideale durante i primi 17 giorni di fermentazione dovrebbe essere di 18 - 20 gradi, per dar modo ai batteri di lavorare. Qualora preferiste di conservare il barattolo in frigo durante tale procedimento, potrebbe volerci qualche giorno in più, in quanto la fermentazione rallenterebbe. In entrambi i casi è bene dire che la fermentazione avverrebbe!!
L'unica cosa da non fare mai è di conservare il lievito in freezer: uccidereste così irrimediabilmente i saccaromiceti ed il lievito sarebbe da buttare poiché bloccando il processo di proliferazione dei batteri, non servirebbe più per la lievitazione.


Questo paragrafo è frutto di giornate passate a studiare su libri e siti specializzati :) Nonostante ciò potrebbero esserci delle piccole inesattezze o cose da specificare. Invito cortesemente chi ha più esperienza di me a correggermi, sarà utile a tutti!
Inoltre se avete ulteriori domande non esitate a chiedere!!!
Grazie a tutti!

lunedì 17 dicembre 2012

Ciambella allo yogurt alla fragola

E' domenica e fuori il tempo è grigio...tristissimo!
Così coi bimbi penso ad un'idea per dare un po' di colore e spazzare via la malinconia invernale. Una bella torta!
Come spesso accade non avevo la più pallida idea di cosa preparare, così ho aperto il frigo e..."guarda quel bel barattolo di yogurt! Prepariamo una bella ciambella!". :-D


Ingredienti:

  • 300 gr di farina
  • 200 ml di yogurt alla fragola
  • 200 gr burro sciolto (non caldo)
  • 200 gr di zucchero
  • 2 uova
  • 1 bustina di lievito
Per la decorazione:
  •  3 cucchiai di zucchero a velo
  • 1/2 cucchiaio di colorante rosso
  • palline colorate -  dette anche Mompariglia

In una terrina versate i tuorli, lo zucchero ed il burro. Montate con la frusta elettrica per 10 minuti.



Versate lo yogurt in una ciotolina, aggiungete il lievito e mescolate bene perché si sciolga.




Versate lo yogurt nella terrina dove avevate lavorato i tuorli e mescolate.


Aggiungete poco alla volta la farina comtinuando a mescolare.

Montate a neve gli albumi con la frusta elettrica per 5 minuti, dopo di che versateli nella terrina col composto e mescolate con una spatolina dal basso verso l'alto.


Versate il composto in uno stampo da ciambella imburrato ed infornate a 180° per 40 minuti.

Una volta cotta lasciate raffreddare la torta.
Decoratela sciogliendo 1/2 cucchiaio di colorante rosso in 3 cucchiai di zucchero a velo...palline colorate a volontà...


...e buona merenda!!

domenica 16 dicembre 2012

Treccia all'origano

Ogni tanto "mi scappa la voglia di fare esperimenti", come dice mia figlia...ed è quello che ho fatto ieri! :)
Così, perché non preparare una focaccia diversa dal solito...con una forma diversa dal solito?
Eccovi la ricetta della mia Treccia all'origano!

Ingredienti:

  • 300 gr di farina 00
  • 200 gr di farina 0
  • 15 gr di lievito di birra fresco
  • 250 ml di acqua
  • 1/2 cucchiaino di zucchero
  • 3 pizzichi di sale fino
  • 3 cucchiai di origano
  • 8 cucchiai di olio evo

Fate sciogliere il lievito e lo zucchero nell'acqua, e lasciate riposare per 5 minuti.

In una terrina versate le farine, il sale fino e mescolate.
Aggiungete 5 cucchiai di olio e versate l'acqua dove avevate sciolto il lievito e lo zucchero.

Mescolate prima con l'aiuto di un cucchiaio, poi con le mani.
Versate la pasta su di un ripiano ed aggiungete l'origano.


Lavorate l'impasto per 10 minuti.

Dividete l'impasto in 3 pezzi uguali e formate dei cordoni.

Stendete un foglio di cartaforno su di una teglia, versatevi 3 cucchiai di olio e quindi trasferite i 3 cordoni di pasta a cui darete la forma di una treccia.


Lasciate riposare per 3 ore.
Io non ho coperto la teglia, ma l'ho messa dentro al forno, riparata dall'aria.


Al termine della lievitazione la treccia risulterà raddoppiata nel suo volume.

Infornate 30 minuti a 180° in forno statico.


Buon appetito!


Spezzatino con cipolla rossa e sedano

Come promesso giorni fa eccovi un'altra ricetta a base di birra!
Ho davvero scoperto un mondo usando "la bionda" nelle pietanze: nel gusto, nel profumo...e in alcuni casi nella lievitazione! Provare per credere! ;)

Ingredienti:

  • 800 gr di bocconcini di manzo
  • 2 cipolle rosse grandi (3 cipolle medie)
  • 4 coste di sedano
  • 250 gr di passata di pomodoro
  • 1 bicchiere di birra bionda (non troppo amara)
  • 5 cucchiai di olio evo
  • 2 cucchiai di farina
  • 1 rametto di rosmarino
  • chiodi di garofano
  • sale fino

Mettete la farina e la carne in una terrina, quindi con le mani rigiratela un po' di volte perché la carne si infarini per bene.


Tagliate non troppo finemente le cipolle. Pulite le coste di sedano e togliete i filamenti duri, quindi tagliatelo a rondelline.


In una padella capiente scaldate l'olio, quindi versate la cipolla e il sedano. Fateli appassire un paio di minuti.


Versate la carne e fatela rosolare a fuoco medio scoperto facendo attenzione che non attacchi al fondo della pentola.

Versate il bicchiere di birra e fate sfumare.

Aggiungete il rosmarino, i chiodi di garofano e il sale (due pizzichi per cominciare, poi aggiungerete a vostro piacimento).


Ora versate la passata di pomodoro, coprite e proseguite la cottura a fuoco basso per altri 90 minuti.


Servite con polenta, nel mio caso ho preparato anche del cous cous...vi posso assicurare che è un abbinamento perfetto! Buon appetito!

sabato 15 dicembre 2012

Mini calzoni...e spaccafame da sgranocchiare

Pensando ad un antipasto finger food per Capodanno, l'altra sera ho preparato questi buonissimi mini calzoni.
Ho usato un coppapasta da 7 cm di diametro, ma volendo si potrebbero fare un pochino più grandi usandone uno da 10 cm.
Per il ripieno date libero sfogo alla fantasia: tonno, funghetti, radicchio, olive, carciofini...


Vediamo la preparazione:

  • 500 gr di pasta per pizza
  • 200 gr di mozzarella
  • 200 gr di passata di pomodoro
  • sale
  • origano
  • olio evo
  • ripieno a piacere


Preparate la pasta per la pizza e lasciatela riposare per 2 ore.


Al termine della lievitazione stendete la pasta con un mattarello, lo spessore ideale è di mezzo cm.


Con un coppapasta formate tanti piccoli dischetti di pasta.

Condite la passata con un pizzico di sale ed uno di origano.


Mettete un cucchiaino di passata dentro ogni dischetto, quindi guarnite con mozzarella e ripieno a piacere.


Richiudete a metà i dischetti e con l'aiuto di una forchetta premete sui bordi.

Infornate per 15 -18 minuti a 180°.


Ecco il risultato!

E con la pasta che avanza? Non buttatela!!


Tagliatela a pezzettini con un tagliapasta e punzecchiate con una forchetta.
Condite con sale, olio e rosmarino ed infornate...ecco pronto uno spaccafame da servire con salumi e formaggi! ;-)


giovedì 13 dicembre 2012

Tronchetto di Natale

Evviva! Ce l'ho fatta! Il Tronchetto di Natale è riuscito al primo tentativo...non immaginate la mia felicità!

Ora però mi hanno messa in crisi: cosa preparo per Natale? Panettone ripieno com'è nella tradizione di casa mia...o la new entry? Come faccio a scegliere???

Si accettano consigli... (ma vi prego...non ditemi entrambi, devo preparare anche i tortellini per 15 persone!).


Eccovi la ricetta del Tronchetto di Natale. Per i passaggi dettagliati della pasta biscotto e della Ganache cliccate sui link:





Preparate la Ganache al cioccolato bianco  come da ricetta, con 250 ml di panna da montare, 50 gr di burro e 200 gr di cioccolato bianco.




Allo stesso modo preparate la Ganache al cioccolato al latte.

Fate prima raffreddare le due Ganache a temperatura ambiente, dopo di che riponetele in frigo per un'ora, così che la crema si solidifichi e risulti facile da montare.

Nel frattempo preparate la Pasta biscotto come da ricetta.


Una volta che la Pasta biscotto si sarà raffreddata, montate la Ganache al cioccolato bianco.


Versatela la Ganache sopra la Pasta biscotto e con una spatola livellate la crema.

Partendo dal lato destro (il lato più corto della torta), cominciate ad arrotolare delicatamente.
Una volta formato il rotolo rivestite il dolce con la pellicola trasparende e riponetelo in freezer per mezz'ora.

Nel frattempo montate la Ganache al cioccolato al latte.

Una volta estratto il rotolo dal freezer scartatelo, e ricopritelo con l'aiuto di una spatola con la Ganache al cioccolato al latte.

Con una forchetta segnate il Tronchetto come se fossero le venature del legno.

Riponete il dolce in un vassoio e servite.

Se lo preparate in anticipo, sarebbe ideale conservare il Trochetto in freezer (così la Ganache non smonterà) ed estrarlo mezz'ora prima di servirlo.


Spolverizzate con zucchero a velo e...Buon appetito!!



Questo post partecipa all'iniziativa di Bricolage - Ricette "Christmas Contest"