martedì 12 febbraio 2013

Rafano sott'aceto - Cren

Premetto una cosa: il Cren è stata una delle preparazioni più divertenti che abbia mai fatto.
Dovete sapere che la radice di rafano, se tritata, fa lacrimare gli occhi e pizzicare il naso mooolto più delle cipolle.
Per questo motivo io e mio marito ci siamo muniti di occhialini da piscina (se ce l'avete..anche un tappanaso), altrimenti sarebbe stato impossibile lavorare. Ma non potete immaginare le risate che ci siamo fatti...con i nostri bambini che ci guardavano con uno sguardo perplesso! :-D

Ecco cosa vi servirà per la preparazione:

  • Radici di rafano
  • Aceto
  • Vasetti sterilizzati


Togliete la terra dalle radici di rafano e lavatele con uno spazzolino sotto acqua corrente.
Con l'aiuto di un pelapatate togliete la buccia e le parti avvizzite.


Vi consiglio di usare già una protezione per gli occhi se non volete versare fiumi di lacrime...


Lavate nuovamente sotto acqua corrente le radici per togliere gli ultimi residui di terra.

Tagliate le radici in piccoli pezzettini e tritateli al mixer.
Vi sconsiglio vivamente di aprire il coperchio per controllare...potrebbe mancarvi improvvisamente il respiro...ma se volete provare poi non dite che non avevo avvertito, eh? :-D

La grandezza dei pezzettini dovrà essere più o meno questa.


Sterilizzate i vasetti e i coperchi- io ho usato la misura più piccola della Bormioli - per un paio di minuti in acqua bollente.

Con l'aiuto di un cucchiaio riempite i vasetti fino ad un paio di cm dal bordo.

Fate bollire l'aceto, per 3 vasetti ne ho messo più o meno mezzo litro (quello che ho avanzato l'ho fatto poi raffreddare e l'ho rimesso nella bottiglia) e versatelo nei vasetti.


Chiudete i vasetti e fateli riposare per mezza giornata a testa in giù.


Controllate il livello dell'aceto e rabboccate con dell'altro aceto bollente se dovesse essere sceso il livello.

Chiudete bene i vasetti e riponeteli in un luogo fresco. Il Cren sarà pronto per essere utilizzato dopo circa 15 giorni.


Questa salsa, dal gusto piccantino e balsamico, è buonissima se servita con carni bollite, cotechino o salumi.

Buon appetito!

18 commenti:

  1. Ciao :) pensa che a me avevano regalato una radice di rafano ( ma poi, a chi è che regalano del rafano? sono un caso senza speranza) e non sapevo cosa farci.. girando tra i blog però ho visto di una salsina, diversa dalla tua, simil - maionese ... tutta contenta la faccio e poi vado ad assaggiarne una bella cucchiaiata.. Mamma miaaa! Bocca ustionata:) però adesso lo adoro.. voglio provare anche questa versione :) Un bacione

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  2. Sono stata a Praga e lì ho avuto modo di provarlo, ha un gusto forte ma molto buono e penso che sott'aceto sia molto stuzzicante.Carini con gli occhialini da piscina!!! Ciao.

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  3. Ciao Monica e Giovanna!

    @Monica: anche a me è stata regalata da una gentile famiglia che coltiva il rafano in casa! :D solo che per fortuna loro mi avevano detto anche come preparare il Cren (e soprattutto ci hanno preparati al "piccantino" ...hahahah!!)! :-D

    @Giovanna: visto com'era preso il mio naso alla fine...la prossima volta si passa alla maschera da sub!!! Eh...Praga è la patria per eccezione del Cren!!

    Grazie per essere passate, un abbraccio!!

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  4. Quanto tempo si può conservare? Grazie

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    1. Mio nonno lo faceva una volta all' anno e si consumava ...
      Però penso sia meglio fare andare sottovuoto il vasetto facendoli bollire per 30 minuti a bagnomaria

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Grazie per aver visitato Lo Sfizio Goloso, spero che la mia ricetta ti sia piaciuta!
Serena